Un recente studio condotto da ricercatori della Ludwig-Maximilians-Universität München e dell'Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare rivela come i pianeti giganti come Giove e Saturno si formino nei dischi protoplanetari attorno a stelle giovani. La ricerca mostra che questi pianeti si sviluppano in modo sequenziale, iniziando con minuscole particelle di polvere che si accumulano in specifiche regioni del disco chiamate "gobbe di pressione".
Le gobbe di pressione fungono da trappole per la polvere, consentendo alle particelle di aderire insieme e formare corpi più grandi noti come planetesimi, i blocchi iniziali di costruzione dei pianeti. Questi planetesimi crescono raccogliendo materiale aggiuntivo attraverso l'accrezione di ciottoli, un processo in cui piccole particelle si aggregano per formare un nucleo. Quando il nucleo raggiunge una certa dimensione, inizia ad attirare gas dal disco circostante, formando infine giganti gassosi.
È interessante notare che la formazione di un pianeta gigante può portare alla creazione di un altro. Man mano che un pianeta gigante si forma, crea un vuoto nel disco, generando nuove gobbe di pressione ai margini del vuoto. Queste nuove gobbe possono intrappolare più polvere, portando alla formazione di ulteriori pianeti giganti. Questo processo dà origine a una catena sequenziale di formazione di pianeti giganti.
Questo modello fornisce una spiegazione completa per la formazione dei giganti gassosi e aiuta a comprendere la varietà di sistemi planetari osservati dagli astronomi. Sottolinea il ruolo delle strutture del disco nella formazione dei pianeti, offrendo un quadro più chiaro di come i pianeti giganti si sviluppino nell'universo.